SE PERDI IL TUO CANE |
La prima cosa da fare è segnalare lo smarrimento del cane (la segnalazione deve essere fatta dal proprietario o dai detentori a qualsiasi titolo dell’animale) agli uffici di Anagrafe Canina della ASL. La segnalazione deve essere tempestiva – entro 48 ore – e confermata per iscritto entro 15 giorni dall’evento (L.R. 34/97 Art. 14) con denuncia di smarrimento, tramite apposito modulo.NMettersi in contatto col canile sanitario o privato convenzionato della zona e Comune in cui si è smarrito il cane per sapere se è stato accalappiato. Eventualmente, soprattutto se il cane non è chippato, andare a controllare di persona la presenza dell’animale. Informarsi su tutte le strutture attigue sul territorio per poterle visitare alla ricerca dell’animale.
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L’ABBANDONO E’ UN REATO PENALE. Chi abbandona un animale può essere punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda sino a 10.000 euro (Legge 189/04 che ha riformato l’articolo 727: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”). Se si assiste a un abbandono, bisogna raccogliere più dati possibili per individuare i responsabili del reato e per denunciarli all’autorità giudiziaria. Fatta questa premessa, arriviamo a cosa fare se si trova un cane presunto abbandonato ATTENZIONE – Non tutti i cani che si vedono per strada, soprattutto in campagna, sono cani abbandonati. Potrebbero essere cani smarriti o cosiddetti di quartiere ( esistono Leggi Regionali che prevedono la presenza di cani di quartiere, ossia un cane libero accudito dalle persone di zona. Altre leggi prevedono la reimmissione dei cani sul territorio di appartenenza, dopo la loro sterilizzazione. ATTENZIONE: in alcune zone di Italia esistono i così detti ‘cani selvatici o ferali’. Sono cani che vivono generalmente in branco, completamente liberi, non socializzati con l’uomo, e che prevedono autonomamente al loro sostentamento. Generalmente non rappresentano un ‘pericolo’ perché si tengono ben distanti dall’uomo e dalla civiltà. In questo caso, un nostro intervento porterebbe solo conseguenze negative, salvo il caso di un cane ferito in modo grave. Un cane ferale in canile difficilmente troverà casa e il box sarà il posto dove vivrà e morirà. Quindi, se vi imbattete in cani in un luogo remoto, in branco, che vi osservano da lontano…lasciateli perdere. Spesso questi branchi sono monitorati a distanza da gruppi di volontari. Quindi se vi trovate di fronte un cane che va sicuro per la sua strada, non attraversa, sa come muoversi, non dimostra paura, è socializzato, probabilmente avete di fronte un animale libero accudito, oppure, un cane che viene lasciato libero di girare dagli stessi proprietari (cosa proibita e anche molto pericolosa). Se invece vedete un cane che si butta in mezzo alla strada, segue la gente, manifesta atteggiamenti di paura, si muove in maniera inconsulta, probabilmente si è smarrito o è stato abbandonato. Ovvia la situazione di gravità quando si vede un cane molto magro o addirittura ferito. L’intervento è necessario in ogni caso quando il cane si trova in situazione di pericolo, come su una strada trafficata. In questo caso bisogna chiamare per prima cosa i VIGILI segnalando il pericolo per il cane stesso e per chi si trova sulla sua strada. Bisogna rivolgersi ai Vigili Urbani, obbligati a intervenire dal regolamento di Polizia Veterinaria n. 320/1954, o ai Servizi Veterinari delle ASL, anche loro tenuti ad avere reperibilità 24 ore su 24, giorni festivi compresi. Obbligati ad intervenire anche i Carabinieri (112). Il cane recuperato verrà strasferito al canile sanitario e successivamente in quello convenzionato col comune di ritrovamento. In caso si volesse offrire ospitalità al cane trovato bisogna denunciare il ritrovamento ai Vigili urbani, verificare la presenza di microchip e al tempo stesso segnalare il ritrovamento con volantini, segnalazione sui social e associazioni animaliste di zona. L’affido dura 60 giorni, il tempo necessario per vedere se si ritrova il proprietario in caso di cane sprovvisto di microchip. Non può essere dato in adozione prima di tale data. Passati i due mesi potete decidere se adottare il cane e procedere secondo legge. Se invece volete cercargli adozione, consigliamo di rivolgersi ad una Associazione per avere il supporto necessario in caso di eventuale affidamento a terzi |
SE TROVI UN CANE ABBANDONATO |
SE TROVI UN CANE FERITO |
Ricordiamo che: l’omissione di soccorso di animali è per la legge un illecito punito con una sanzione amministrativa. L’utente della strada, in caso di incidente con animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. Il trasgressore è punibile con una sanzione amministrativa da 422 a 1.694 euro. L’obbligo di soccorso non grava solo sul soggetto che ha cagionato l’incidente ma anche su chi sia stato comunque coinvolto in esso; in quest’ultimo caso, però, la pena è meno severa. L’omissione di soccorso di animali si trasforma in reato, cioè in un crimine punito con la prigione, nel caso in cui sopravvenga la morte dell’animale dovuta al mancato soccorso ed è quindi possibile che si integri il grave reato di uccisione di animali, punita con la reclusione da quattro mesi a due anni. Non è da escludere, poi, che se dall’omissione di soccorso di animali derivi non la morte, ma il ferimento dello stesso, si integri l’ipotesi delittuosa di maltrattamento di animali, punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da cinquemila a trentamila euro. Se si vede/incontra un animale ferito
Chiamare subito i Vigili urbani e la ASL. Sono entrambi tenuti ad intervenire, se non lo facessero sono denunciabili per omissione di pubblico servizio. Se le condizioni dell’animale fossero gravi, e non ci fosse l’intervento da vigili e Asl, bisogna portarlo da un veterinario sollevandolo con delicatezza, magari su qualcosa di rigido. Il veterinario ha il dovere di assistere l’animale (articolo 16 del Codice Deontologico della categoria: “Il Medico Veterinario ha l´obbligo, nei casi di urgenza ai quali è presente, di prestare le prime cure agli animali nella misura delle sue capacità e rapportate allo specifico contesto, eventualmente anche solo attivandosi per assicurare ogni specifica e adeguata assistenza”).
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